Classificazione
I KYU
È un termine giapponese utilizzato nelle arti marziali così come in altre pratiche tradizionali giapponesi come l'ikebana, il Go o la cerimonia del tè per evidenziare i differenti livelli di progresso di un debuttante prima di ottenere un grado dan.
Ikebana (生け花 o いけばな) : | |
È l'arte giapponese della disposizione dei fiori recisi, anticamente conosciuta come Kadō (華道 o 花道). La traduzione letterale della parola Ikebana è "fiori viventi", ma l'arte dei fiori può essere anche indicata come Kadō, cioè "via dei fiori", intendendo cammino di elevazione spirituale secondo i principi dello Zen. |
Il go : | |
È un gioco da tavolo strategico per due giocatori. È
noto come wéiqí in cinese (圍棋, 围棋), igo (囲碁) o go (碁) in giapponese, e
baduk in coreano (바둑, 圍棋,: baduk, McCune-Reischauer: patuk). Il
go ebbe origine in Cina, dove è giocato da almeno 2500 anni; è molto
popolare in Asia orientale, ma si è diffuso nel resto del mondo negli
anni recenti. È
un gioco molto complesso strategicamente malgrado le sue regole
semplici; un proverbio coreano dice che nessuna partita di Go è mai
stata giocata due volte, il che è verosimile se si pensa che ci sono
circa 4,63 × 10170 diverse posizioni possibili su un goban 19×19. |
Il Cha no yu (茶の湯, "acqua calda per il tè") : | |
Conosciuto in Occidente anche come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chadō o Sadō, (茶道, "Via del tè"). È una delle arti tradizionali zen più note. Codificata in maniera definitiva alla fine del XVI secolo dal monaco buddhista zen Sen no Rikyū (千利休, 1522-1591), maestro del tè di Oda Nobunaga (織田信長, 1534-1582) e successivamente di Toyotomi Hideyoshi (豊臣秀吉, 1536-1598). Il Cha no yu di Sen no Rikyū riprende la tradizione fondata dai monaci zen Murata Shukō (村田珠光, 1423-1502) e Takeno Jōō (武野紹鴎, 1502-1555). |
Mentre
il sistema dei gradi dan è simile in tutte le attività dove viene
applicato, il sistema dei gradi kyū varia considerevolmente da
un'attività all'altra.
I
kyū sono elencati in ordine decrescente, fino al primo kyū (shokyu),
ultima tappa prima del primo dan (shodan), ma il numero dei gradi varia.
Ci
sono, ad esempio, più di trenta gradi kyū da passare per i giocatori di
go, mentre le arti marziali ne contano tradizionalmente sei.
Nella
maggior parte dei casi, il conferimento dei gradi kyū si fa sotto la
sola responsabilità dell'insegnante, senza dover riferire ad una
autorità superiore come nel caso dei gradi dan.
In
alcune arti marziali, come il Jūdō o il karate, la maggior parte dei
dojo mostrano visivamente la progressione di gradi kyū tramite il colore
della cintura del Keikogi:
Bianca (6° kyū) Gialla (5° kyū) Arancione (4° kyū) Verde (3° kyū) Blu (2° kyū) Marrone (1° kyū) | |
Nel Karate il sistema di colorazione può risultare differente a seconda dello stile.
Da quando il Jūdō è stato importato in Francia (1920), kyū e dan furono legge.