Classificazione
CLASSIFICAZIONE DEI DAN NELLE ARTI MARZIALI
Il
termine giapponese dan significa "livello", "grado" e viene utilizzato
nelle arti marziali per evidenziare i diversi livelli di abilità o
d'esperienza.
Il termine Dan viene utilizzato anche in altre pratiche tradizionali giapponesi come l'ikebana, il go o la cerimonia del tè.
Le regole base per l'ottenimento dei dan:
- I livelli possibili sono tradizionalmente in ordine crescente di abilità dal primo al decimo.
- Il primo dan corrisponde al momento in cui, nelle scuole tradizionali, il candidato all'apprendistato finisce il suo periodo di prova e viene considerato come degno di ricevere il vero insegnamento, parlando in senso stretto, il primo dan è il grado di debuttante, mentre il 10° dan è in generale riservato al fondatore dell'arte marziale, e non può essere conferito se non da lui stesso, questa situazione ha portato alla scomparsa di questo grado da alcune arti marziali.
- I primi dan possono essere generalmente ottenuti conquistando una sufficiente quantità di punti nelle competizioni ufficiali oppure sostenendo degli esami.
- I gradi più elevati richiedono anni ed anni di esperienza e tramite l'insegnamento o la ricerca occorre fornire un importante contributo nella disciplina delle arti marziali.
- I gradi più elevati non possono essere conferiti che dal titolare di un grado superiore rappresentante una istituzione centrale.
Prima di raggiungere il 1º grado dan occorre aver conseguito il livello kyū più alto.
Nella
maggior parte delle arti marziali, la qualità di detentore di un grado
dan (yūdansha) è evidenziato dall'indossare una cintura nera.
Ogni grado dan viene riconosciuto anche tramite il nome giapponese:
1° Shodan (o sai dan)
2° Nidan
3° Sandan
4° Yondan
5° Godan
6° Rokudan
7° Shichidan (o sitchidan)
8° Hachidan
9° Kyudan
10° Judan