Un pò di storia
Gichin Funakoshi
Gichin
Funakoshi nasce a Shuri, Okinawa, nel 1868, primo anno dell'era Meiji
(1868 - periodo in cui il Giappone passa dal feudalesimo all'era
moderna).
Appartenente a una famiglia di funzionari molto legata alla
tradizione, G. Funakoshi vuole studiare medicina, ma viene scartata a
causa di una regola che andava contro la tradizione di famiglia.
Di
salute cagionevole e di costituzione fragile viene portato dai genitori
dal Maestro Itosu perché lo introducesse allo studio del Karate.
Grazie
alle cure del proprio medico e al buon addestramento impartito dal
Maestro, Funakoshi migliora ben presto il suo stato di salute.
A
12 anni Funakoshi passa sotto il Maestro Asato... ecco quello che
scrive: "In quell'epoca mi sono allenato a un solo kata per molti mesi, e
perfino per molti anni.
Dovevo continuare, senza sapere per quanto
tempo, fino a che il mio maestro dicesse "sì".
E il maestro non diceva
mai "sì". Per questo la durezza dell'allenamento è difficile da
descrivere.
Il Maestro Asato non mi toglieva mai gli occhi di dosso per
tutto il tempo degli allenamenti nel suo giardino.
Egli
rimaneva nella veranda, seduto ben diritto sui talloni, senza cuscino.
Era tuttavia già molto anziano... Quando terminava un kata, mi diceva
solo "bene", "sì", o "ancora", senza mai un complimento.
Dovevo solo
continuare a ripetere senza fine la stessa cosa, inzuppato di sudore.
A
fianco del maestro seduto era sempre appoggiata una lampada a petrolio
il cui chiarore pareva affievolirsi, e talvolta mi accadeva di non
percepirla più a causa della fatica.
L'allenamento proseguiva fino
all'alba."
Funakoshi
ha come Maestro, all'inizio della sua carriera di insegnante,
affiancato al Maestro Asato, anche Anko Itosu (amico intimo di Asato).
Questo Maestro, a differenza di Asato, si interessa ai problemi
dell'educazione nel sistema scolastico.
Con
loro Funakoshi vede due facce del Karate: Asato "era come un guerriero"
(grande di taglia, largo di spalle, con occhi penetranti) secondo cui
"Bisogna considerare le mani e i piedi dell'avversario come una spada"
(non bisogna dunque lasciarsi mai toccare).
Itosu
invece non era alto e il suo corpo "era come una botte": "Se l'attacco
dell'avversario non è efficace, si può ignorarne volontariamente
l'effetto lasciandosi toccare", quindi "anche rafforzare il corpo contro
i colpi è importante".
Nel
1921 è incaricato di dirigere una dimostrazione di karate fatta dagli
scolari in occasione della sosta del Principe imperiale, mentre nel 1922
presenta il Karate di Okinawa in un'Esposizione nazionale di educazione
fisica a Kyoto.
Nel
1922 scrisse Ryu-kyu kempo: karate (karate significava ancora «mano
cinese» e i nomi dei kata erano quelli originari di Okinawa).
Nel 1935 pubblicò Karate-do kyohan, molti anni dopo tradotto dal maestro Oshima.
I
primi anni furono difficili soprattutto sotto l’aspetto economico.
Nel
1931 il karate fu ufficialmente riconosciuto dal Butokukai,
l’organizzazione imperiale per l’educazione della gioventù.
Dopo aver
utilizzato un’aula del Meisei Juku (un ostello per studenti di Okinawa
nel quartiere Suidobata), per qualche tempo Funakoshi fu ospite nella
palestra del maestro di scherma Hiromichi Nakayama Nel 1936, grazie al
comitato nazionale di sostenitori del karate, venne costruito il dojo
Shotokan («casa delle onde di pino») a Zoshigaya.
“Shoto” era lo
pseudonimo che Funakoshi usava da giovane nel firmare i suoi poemi
cinesi.
Per facilitare la diffusione del karate in Giappone l’ideogramma
to, che si leggeva anche kara («cinese»), fu cambiato con un altro
avente la stessa pronuncia, ma il significato di «vuoto» (sia nel senso
di «disarmato», che in riferimento allo stato mentale del praticante,
concetto Zen di mu-shin).
Vennero inoltre cambiati in giapponese i nomi
originali delle tecniche e dei kata per renderli più comprensibili.
Nel
dopoguerra il generale Mac Arthur proibì la pratica delle arti
marziali, ritenute l’anima dello spirito militarista nipponico, ma a
poco a poco l’interesse per il karate crebbe anche in Occidente e
Funakoshi fu ripetutamente invitato a dare dimostrazioni.
Funakoshi
lasciò la direzione dello stile Shotokan al figlio Yoshitaka, che
trasformò profondamente lo stile elaborato dal padre, inserendovi
attacchi lunghi e potenti, che facevano uso di nuove tecniche di calci.
Yoshitaka morì di tubercolosi nel 1953.
Ricordiamo che la diffusione del
karate nel Giappone si deve ai maestri Funakoshi e Higaonna, ma la
diffusione di esso in tutto il mondo orientale, si deve all’allievo e
successore di Higaonna: Chojun Miyagi, nato nel 1888 e morto nel 1953.
Dal Karate nacquero poi diverse correnti di pensiero e il Karate si divise così in vari stili.