Un pò di storia
Filosofia di Gichin Funakoshi
Gichin
Funakoshi interpretò il "kara" del Karate-dō con il significato di
"purificare se stessi da pensieri egoisti e malvagi, perché solo con una
mente e coscienza limpida il praticante può comprendere la conoscenza
che riceve".
Funakoshi riteneva che il karateka doveva essere
"interiormente umile ed esternamente gentile".
Solamente comportandosi
umilmente si può essere aperti alle molte lezioni del Karate.
Questo può essere fatto solamente attraverso l'ascolto ed attraverso la ricezione delle critiche.
Egli
considerava la cortesia di primaria importanza.
Diceva che "il Karate
viene propriamente applicato solo in quelle rare situazioni in cui uno
deve davvero atterrare qualcuno o essere da lui atterrato".
Funakoshi
ha ritenuto insolito per un appassionato l'utilizzo del Karate in uno
scontro fisico reale più di una volta nella vita.
Egli disse che i praticanti di Karate "non devono mai essere facilmente trascinati in una lotta".
Resta inteso che un colpo scagliato da un vero esperto potrebbe significare la morte.
Risulta chiaro che coloro i quali fanno un uso distorto di ciò che hanno imparato portano disonore a se stessi.